BEA
BONAFINI
- HABITAT
2023
pastello su fibre miste intarsiate e velluto
418 x 185 cm

Dal latino habitare «abitare», propriamente «egli abita», habitat è un termine mutuato dalle scienze naturali che si riferisce all’insieme delle caratteristiche fisiche e ambientali di un luogo entro cui una specie trova le migliori condizioni per sopravvivere.

Per l’edizione 2023 l’ALA Art Prize invita gli artisti e le artiste a confrontarsi con l’idea di habitat, concetto multilivello e metafora per un ambiente ideale, fisico e relazionale, da indagare nelle sue molteplici articolazioni naturali e artificiali e implicazioni sociali e culturali.

SCIENTIFIC COMMITTEE X
BEA BONAFINI

Il Teatro del Mediterraneo allinterno Mostra dOltremare sembra essere il contesto architettonico ideale per lopera di Bea Bonafini, aggiungendo un nuovo capitolo alla fantastica iconografia presente nel palazzo sede di ALA. Limmaginario evocato dellartista adatta infatti tematiche marine agli ideali estetici e filosofici del XXI secolo, suggerendo ad esempio lidea di fluidità come perno centrale della nostra società.

In questo lavoro, Bonafini opera una duplice attualizzazione: una legata alla tecnica antica dellarazzo, laltra abbinata ad una riflessione iconografica di lungo corso, che dalleredità di un passato mitologico immette nellattualità del portato postumano.

Moderna Penelope, Bea intesse storie di donne e di mare, mitologie di guerre e di amori, storie raccontate e tramandate oralmente per millenni, che nel suo lavoro diventano intrecci di seta di bambù e lana, a ricordare che il Mediterraneo è da sempre luogo di scambi di tecniche e saperi.

Bea Bonafini (1990, Bonn, Germania) vive e lavora tra Londra e Barcellona. Ha conseguito un master presso il Royal College of Art di Londra nel 2016.

Mostre personali del suo lavoro si sono tenute al Museo di Roma in Trastevere, Roma (2022); Setareh, Berlino (2022); Bosse & Baum, Londra (2022); Nosbaum Reding, Lussemburgo (2022); LAAA, Città del Messico (2022); Renata Fabbri, Milano (2021); Eduardo Secci, Firenze (2021); Operativa, Roma (2019); Chloe Salgado, Parigi (2018); Lychee One, Londra (2018); Zabludowicz Collection, Londra (2017).

Il lavoro di Bonafini è stato presentato in numerose mostre collettive che includono la Triennale di Milano (2023); il Museo di Palazzo Abatellis, Palermo (2022); la Fondazione per l’Arte, Roma (2022); la Kristen Hjellegjerde, Londra (2022); The Artsy Vanguard Fourth Edition, Miami (2021); la Fondazione Sandretto, Guarene (2020); The British School at Rome (2019, 2020); Palazzo Reale Milano (2019); The Italian Cultural Institute, Londra (2018).

Le commissioni includono opere site-specific per Palazzo Abatellis, Italia; Jonköping Council, Svezia; Meta HQ, Regno Unito, La Berlugane-Maleki residence, Francia e Maison Estelle, Regno Unito.