ALA

ART PRIZE 2024

4ª edizione

– Notes on taking care

Cosa vuol dire oggi prendersi cura? Di sé, dellaltro da sé, delle cose, dellarte?
«To Care», «To Cure» ascoltare i bisogni, concedere tempo. È un lavoro affettivo, unazione ri-generativa di corpi fisici e corpi simbolici.

ALA Art Prize 2024 vuole essere un momento di riflessione per esplorare, attraverso i linguaggi visivi, la fenomenologia della cura. Annotazioni sulle cose da fare o da ricordare per prendersi cura come strumento di analisi critica, come gesto multidimensionale, azione quotidiana capace di intrecciare le trame delle nostre esistenze individuali con le reti interconnesse della società globale.

1° premio
Catherine Biocca

Menzione speciale
Veronica Bisesti

Shortlist
Camilla Alberti
Catherine Biocca
Veronica Bisesti
Teresa Gargiulo

Scientific Committee

Giovanni Carmine

Eugenio Viola

Alessia Volpe

CATHERINE BIOCCA

CLOUDY CARE

2024
PU e PVC, industry marker, corde, cucito a mano, telefono
misure variabili / site specific

Il progetto Cloudy Care è un’installazione artistica interattiva concepita per offrire una connessione emotiva e un senso di conforto ai visitatori.
Al centro dell’opera ci sono tre telefoni tradizionali montati su mensole a parete, che consentono ai partecipanti di alzare la cornetta e ascoltare messaggi positivi e incoraggianti, registrati e attivati da un sistema audio nascosto.
Questa esperienza coinvolge sia i visitatori che il personale ALA, favorendo momenti di condivisione autentica e umana.

Le voci utilizzate sono quelle dei dipendenti, invitati dallartista a prendere parte alla produzione del progetto.

Visivamente, l’installazione rappresenta due figure umane realizzate in un materiale simile alla nuvola, creando un effetto di morbidezza e tridimensionalità. Le figure, avvolte in un abbraccio, trasmettono un senso profondo di intimità e connessione, integrandosi con le nuvole circostanti.

Cloudy Care offre pause significative per il personale ALA, promuovendo un ambiente di lavoro basato sulla cura reciproca e sull’empatia. Le telefonate di curanon sono solo gesti simbolici, ma un’opportunità per costruire una cultura organizzativa che mette il benessere di tutti al primo posto. Ogni messaggio di amore e supporto diventa un momento prezioso per ricollegarsi con valori di comunità e solidarietà, trascendendo l’aspetto meramente artistico e toccando il cuore dell’esperienza umana.

Catherine Biocca
Laureata in Scienze Politiche alla Luiss di Roma nel 2006, Caterina Biocca (Roma, 1984) ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, dove ha conseguito il BA e il MA nel 2010 e nel 2013. Tra il 2014 e il 2015 è stata artista in residenza presso la Rijksakademie Van Beeldende Kunsten di Amsterdam.
Ha ricevuto premi e riconoscimenti internazionali tra cui STRABAG Award (2015), Beweezen Talent del Mondriaan Fond (2016), AFK Projektsubsidies (2016), Hans – Purrman Förderpreis (2017), ROSE Mambo Residency (2018), Ursula Wanders Stipendium (2020), Berliner Senat Arbeitsstipendium (2021).
Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale in biennali, istituzioni e gallerie tra cui: III Biennale dell’Animazione di Shenzhen, Kunstverein Nuremberg e Kunstmuseum LOK di San Gallo.
Tra le ultime mostre personali: Kids room, Greengrassi, Londra (2022), POV You are my leftovers and I’m happy to see you, a cura di Lorenzo Benedetti, Fondazione VOLUME! Roma (2021), Deep Dive with Justitia, a cura di Peter Bencze, Kunsthalle Kosice, Kosice (2021), SOBSOBSOB, Stigter Van Doesburg, Amsterdam (2021), Milky Seas, PSM, Berlino (2020) e YOU ́RE HIRED!, Museo Villa delle Rose – Mambo, Bologna (2019). Attualmente vive e lavora a Roma.

Veronica Bisesti
Veronica Bisesti è nata a Napoli nel 1991.
La sua ricerca parte da uno studio accurato del passato, per aprire un processo di esplorazione sul presente. La narrazione storica e le sue simbologie, in relazione ad alcune figure del passato, diventano campi di analisi per la creazione di nuovi scenari.
Le sue mostre personali: Dove brulica l’altrove, Galleria Alfonso Artiaco, Napoli (2023); Fulmini dame e altre storie, Museo MADRE, Napoli (2022); Dalla nube sibila il canto, ArtVerona, Verona (2022); Ruah, Macellum/Tempio di Serapide, Napoli (2021). Tra le sue mostre collettive: Interaction, Fondazione Made in Cloister, Napoli (2024); E la mia terra è dove l’erba trema, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2023), Rosa alchemico, Fondazione Miniartextil, Como (2022); A cielo aperto in una stanza, Associazione Vincenzo De Luca, Latronico (2022), Il corpo espanso, Galleria 1/9 arte contemporanea, Roma (2021), Non c’è tempo per godersi il sole, Fondazione Morra Greco, Napoli (2021); Essere qui e là, Forte di Montericco, Pieve Di Cadore (2019); Sottobosco, Palatul Bànffy Muzeul National De Arta, Cluj-Napoca (2018).

Dicembre 2025