ALA

ART PRIZE 2022

2ª edizione

T.o.F // TIME OF FLIGHT

Il tempo di volo — T.o.F, dall’inglese Time Of Flight — indica la misura del tempo impiegato da un oggetto, una particella o un’onda (acustica, elettromagnetica o di altro tipo) per percorrere una certa distanza in un mezzo determinato.

La seconda edizione di ALA Art Prize invita artiste e artisti a misurare il tempo, inteso nella sua dimensione intima o collettiva, in relazione allo spazio e/o al corpo, nelle sue diverse forme, come flusso in continuo divenire, come sequenza circolare, come sospensione in caso di assenza.

1° premio
Alberto Tadiello

Shortlist
Clarissa Baldassarri
Giovanni Giaretta
Alberto Tadiello

Comitato scientifico

Giovanni Carmine

Eugenio Viola

Alessia Volpe

ALBERTO TADIELLO

Luciferasi

2022
Profilati in alluminio, filo di ferro zincato, strisce a led, cavi, dispositivi elettronici
Dimensioni ambientali

luciferasi s. f. [der. di lucifer (ina), col suff. -asi]. – In biochimica, nome di un gruppo di enzimi che catalizzano l’ossidazione della luciferina, permettendo la produzione di luce da parte di organismi viventi.

È matrice e suggestione iniziale, di cui tutto il progetto è debitore.

Luciferasi è il titolo di una coppia di sculture pensate e realizzate ad hoc per gli spazi centrali degli uffici ALA. La grande vacuità architettonica disegnata dall’intersezione delle rampe di scale si presta ad essere un punto di aggregazione di sguardi da diversi livelli ed altezze.

Il lavoro si risolve in due figure pensili, dall’anatomia filiforme, complesse ed intricate, composte da profilati d’alluminio, tondini d’acciaio zincato e sottile rete metallica. Entrambe le strutture sono avvolte da uno spezzone da 20 metri di un’unica striscia a led ad alta intensità luminosa, che le disegna con movenze libere e spiraliformi.

Direttamente collegate alla corrente elettrica e comandate da un sistema di controllo realizzato in collaborazione con un laboratorio di programmazione e con il supporto del reparto IT ALA, le sculture emanano una luce in costante stato di calibrazione. Ogni minuto infatti il sistema si aggiorna e aumenta o diminuisce d’intensità a seconda dell’andamento del flusso di dati internet che scorrono in azienda: il traffico di input e output diviene metafora di uno scorrimento energetico, di un apparato circolatorio, di un’attività in fermento, di uno scambio continuo. È anche testimonianza viva della latenza di un segnale, resto, residuo e resistenza interna alla profusione di comunicazione che segna il nostro quotidiano.

Centrale nel progetto è la relazione diretta con le persone che lavorano in azienda e che diventano i principali artefici e autori di questa pulsazione luminosa. Senza la loro presenza attiva, questi corpi sono destinati ad affievolirsi nell’intensità e nella vibrazione.

SCIENTIFIC COMMITTEE X

ALBERTO TADIELLO

Alberto Tadiello ha costruito, negli anni, attraverso una ricerca coerente, una sua propria cifra stilistica, situata all’intersezione di natura e tecnologia.

Luciferasi, l’opera da lui proposta per la seconda edizione di ALA Art Prize, propone una visione suggestiva dei processi di luminescenza legati al mondo naturale, invitandoci a considerare la possibilità di recuperare un’esperienza, ormai perduta, legata al “sublime”, attraverso un utilizzo sapiente della tecnologia.

L’intervento proposto da Tadiello per gli spazi di ALA rende inoltre visibile e tangibili – in maniera dinamica e poetica – sia l’attività lavorativa all’interno dell’azienda che uno dei fattori fondamentali di cui è fatta la contemporaneità: i dati digitali. La proposta dell’artista, diventa quindi anche un ritratto del luogo ed un commento sul mondo odierno.

La rete virtuale, quale principale luogo di scambio e comunicazione (l’assoluta dipendenza da essa in funzioni sia personali sia professionali, l’immediata frustrazione per un potenziale malfunzionamento o semplice rallentamento), diviene rete fisica attraverso una suggestione che Alberto riceve dalle manifestazioni luminose di esseri animali e vegetali: natura e tecnologia insieme, in quest’opera che è presenza tattile di un’esperienza umana sistematica.

Alberto Tadiello (Montecchio Maggiore, Vicenza, 1983), laureato all’Università IUAV di Venice nel 2007, ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui: T2 – Torino Triennale. 50 lune di Saturno, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2008; Science versus Fiction, Bétonsalon, Parigi, 2009; Experimental Station, CA2M – Centro de Arte Dos de Mayo, Madrid, 2011; Terre vulnerabili, Hangar Bicocca, Milano, 2011; Sound Art. Sound as a Medium of Art, ZKM, Karlsruhe, 2012; HIGH GOSPEL, Museo di Villa Croce, Genova, 2012; Art or Sound, Ca’ Corner della Regina, Fondazione Prada, Venezia, 2014; That’s IT!, MAMbo, Bologna, 2018.
Nel 2009 è stato proclamato vincitore della settima edizione del Premio Furla e nel 2011 del New York Prize. Ha preso parte a diversi programmi di residenza, organizzati da Dena Foundation for Contemporary Art (Parigi), Gasworks International Residency Programme (Londra), Villa Arson (Nizza), HIAP – Helsinki International Artist Programme (Helsinki), Viafarini (Milano) e ISCP – International Studio & Curatorial Program (New York).
Dal 2019 è docente di Tecniche e Tecnologie delle Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Verona.